Nelle elezioni del 1928 (l'anno precedente l'inizio della grande depressione mondiale) il Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori (NSDAP) ebbe il 2,6% dei voti; in quelle del 1932 arrivò fino a quasi il 38%.
Conoscendo le proposte politiche di Hitler e gli esiti catastrofici che ebbero per gli stessi tedeschi, per noi oggi è inconcepibile che milioni di persone abbiano votato per il NSDAP. Dunque non possiamo non porci il problema storiografico di come e perché sia stato possibile.
Sul piano oggettivo, va innanzitutto rilevato che nei primi anni '30, a causa degli effetti catastrofici della grande depressione mondiale, la Germania era rimpiombata nel disastro economico-sociale per la seconda volta in meno di un decennio (la prima nel 1923-4). Almeno nel breve periodo, qualsiasi governo sarebbe stato incapace di risolvere la situazione, a maggior ragione i governi tedeschi di centro-sinistra di allora, minati dai conflitti interni e con maggioranze parlamentari sempre più esigue e divise. Ciò permetteva a ogni forza di opposizione, ma soprattutto a quelle più estreme, di ottenere un facile consenso anche solo accusando il governo e i partiti di maggioranza di essere incapaci e propugnando un cambiamento radicale.
Ma questa spiegazione non basta. Anche il KPD, il partito comunista tedesco, per questo motivo ebbe un crescente consenso elettorale, fino al 17%, ma comunque di gran lunga inferiore a quello del NSDAP.
Occorre dunque individuare i fattori soggettivi del successo di Hitler, cioè le idee grazie alle quali egli riuscì ad attrarre un così vasto consenso. Esse sono diverse, ma accomunate da un comune denominatore: la demagogia, cioè la capacità di manipolare le coscienze degli elettori facendo loro promesse grandiose corrispondenti ai loro desideri più forti ma proprio per questo impossibili da realizzare e gravide di catastrofiche conseguenze.
Le fondamentali promesse demagogiche di Hitler furono:
1) l'attuazione del vero socialismo, attraverso il controllo statale delle aziende capitalistiche a favore dei lavoratori, p.e. mantenimento a spese dello Stato di tutti i tedeschi, partecipazione degli operai ai profitti delle imprese, aumento delle pensioni (1° programma NSDAP del 1920);
2) l'eliminazione del KPD che sfruttava la fobia della rivoluzione comunista che in Germania aveva maggiori appigli oggettivi, dato che già nel gennaio 1919 il KPD aveva messo in atto un tentativo rivoluzionario, la sua forza elettorale era crescente e soprattutto poteva contare sull'aiuto dell'URSS, che si stava rafforzando e avrebbe potuto più facilmente invadere la Germania data la relativa vicinanza,
3) il nazionalismo imperialistico, cioè il ritorno alla potenza del I e del II Reich (impero) tedesco, anzi la sua ulteriore espansione verso Est, cioè verso gli Stati orientali, Polonia, Cecoslovacchia e URSS, trasformando gli slavi in schiavi dei tedeschi e ottenendo così un enorme arricchimento di tutto il popolo tedesco;
4) la superiorità razziale dei tedeschi che dava loro il diritto di dominare gli altri popoli, basata sul mito della razza, cioè sulla falsa idea che esistano diverse razze umane, che tra esse viga una gerarchia, che la razza ariana - coincidente con i tedeschi - sia la razza biologicamente superiore e che questo legittimi i tedeschi a schiavizzare gli slavi, a sottomettere gli altri popoli europei e a eliminare gli ebrei in quanto razza infetta e infettante.
Conoscendo le proposte politiche di Hitler e gli esiti catastrofici che ebbero per gli stessi tedeschi, per noi oggi è inconcepibile che milioni di persone abbiano votato per il NSDAP. Dunque non possiamo non porci il problema storiografico di come e perché sia stato possibile.
Sul piano oggettivo, va innanzitutto rilevato che nei primi anni '30, a causa degli effetti catastrofici della grande depressione mondiale, la Germania era rimpiombata nel disastro economico-sociale per la seconda volta in meno di un decennio (la prima nel 1923-4). Almeno nel breve periodo, qualsiasi governo sarebbe stato incapace di risolvere la situazione, a maggior ragione i governi tedeschi di centro-sinistra di allora, minati dai conflitti interni e con maggioranze parlamentari sempre più esigue e divise. Ciò permetteva a ogni forza di opposizione, ma soprattutto a quelle più estreme, di ottenere un facile consenso anche solo accusando il governo e i partiti di maggioranza di essere incapaci e propugnando un cambiamento radicale.
Ma questa spiegazione non basta. Anche il KPD, il partito comunista tedesco, per questo motivo ebbe un crescente consenso elettorale, fino al 17%, ma comunque di gran lunga inferiore a quello del NSDAP.
Occorre dunque individuare i fattori soggettivi del successo di Hitler, cioè le idee grazie alle quali egli riuscì ad attrarre un così vasto consenso. Esse sono diverse, ma accomunate da un comune denominatore: la demagogia, cioè la capacità di manipolare le coscienze degli elettori facendo loro promesse grandiose corrispondenti ai loro desideri più forti ma proprio per questo impossibili da realizzare e gravide di catastrofiche conseguenze.
Le fondamentali promesse demagogiche di Hitler furono:
1) l'attuazione del vero socialismo, attraverso il controllo statale delle aziende capitalistiche a favore dei lavoratori, p.e. mantenimento a spese dello Stato di tutti i tedeschi, partecipazione degli operai ai profitti delle imprese, aumento delle pensioni (1° programma NSDAP del 1920);
2) l'eliminazione del KPD che sfruttava la fobia della rivoluzione comunista che in Germania aveva maggiori appigli oggettivi, dato che già nel gennaio 1919 il KPD aveva messo in atto un tentativo rivoluzionario, la sua forza elettorale era crescente e soprattutto poteva contare sull'aiuto dell'URSS, che si stava rafforzando e avrebbe potuto più facilmente invadere la Germania data la relativa vicinanza,
3) il nazionalismo imperialistico, cioè il ritorno alla potenza del I e del II Reich (impero) tedesco, anzi la sua ulteriore espansione verso Est, cioè verso gli Stati orientali, Polonia, Cecoslovacchia e URSS, trasformando gli slavi in schiavi dei tedeschi e ottenendo così un enorme arricchimento di tutto il popolo tedesco;
4) la superiorità razziale dei tedeschi che dava loro il diritto di dominare gli altri popoli, basata sul mito della razza, cioè sulla falsa idea che esistano diverse razze umane, che tra esse viga una gerarchia, che la razza ariana - coincidente con i tedeschi - sia la razza biologicamente superiore e che questo legittimi i tedeschi a schiavizzare gli slavi, a sottomettere gli altri popoli europei e a eliminare gli ebrei in quanto razza infetta e infettante.
PERCHÉ HITLER EBBE SUCCESSO? camera iphone 8 plus apk | |
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People & Blogs | Upload TimePublished on 25 Jan 2019 |
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